“Sintonia totale, un convinto plauso e la soddisfazione per il fruttuoso impegno comune, con il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che ha annunciato l’avvio dei procedimenti di revoca per 47 istituti paritari di secondo grado tra Lazio, Campania e Sicilia, per i quali le attività ispettive, che hanno riguardato 70 scuole nelle tre regioni, hanno evidenziato profili di irregolarità.
I diplomi si guadagnano e si conquistano con l’impegno e la dedizione autentica, non si comprano”. Lo dichiara l’assessore regionale dell’Istruzione e della Formazione professionale, Mimmo Turano.
Sulla mazzata che concretamente si profila contro i “diplomifici”, Turano entra nel dettaglio della situazione siciliana: “Ciò che risulta agli atti – aggiunge – sottolinea una percentuale molto alta di procedure di avvio delle revoche a causa di rilevanti o gravi criticità, in rapporto al numero delle ispezioni svolte.
Esprimo apprezzamento per l’operato del direttore dell’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia, Giuseppe Pierro, e soddisfazione per un’articolata iniziativa di contrasto che sarà presto, mi auguro, coronata dall’approvazione del disegno di legge governativo che fissa regole inflessibili sulla regolarità dei percorsi formativi nelle paritarie, atteso all’esame delle Camere.
Ciò che stiamo facendo insieme con il governo nazionale – conclude Turano – è anche a difesa del lavoro degli istituti paritari che seriamente, ogni giorno, formano i nostri ragazzi con trasparenza, correttezza e onestà, oltre che dei ragazzi stessi. Loro vanno aiutati a capire che studiare è un bene prezioso, non un ostacolo da superare con qualsiasi mezzo”.